domenica 20 gennaio 2013

Il giorno della memoria....


Palermo 12 gennaio 2013

Al Presidente della Regione Sicilia
Al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana



Signor Presidente della Regione Sicilia,
Signor Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana,

il prossimo 27 gennaio si celebra per il tredicesimo anno il giorno della memoria, in commemorazione delle vittime del nazismo e del fascismo. La legge che il Parlamento Italiano ha approvato recita «La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.». Ogni italiano ed ogni uomo libero non può che condividere lo spirito di questa ricorrenza.
Ma nella storia del nostro Paese, oltre alla tristissima pagina del nazismo e del fascismo, delle foibe e della lotta fratricida, esiste, celata ai più, un’altra dolorosissima pagina che ha portato lutti e distruzione in Sicilia ed in tutto il meridione: gli eventi che condussero all’unità d’Italia, ovvero l’annessione violenta della Sicilia e del Sud allo stato unitario, che costarono alle popolazioni del Sud migliaia e migliaia di deportati nelle prigioni e fortezze sabaude, morti di fame e di stenti e sciolti nella calce viva, migliaia di morti in eccidi perpetrati con violenza inaudita da i vari Bixio, Cialdini, Covone, Pallavicini, La Marmora e Cadorna.
Il Partito del Sud è lontano da ogni nostalgia preunitaria, ma rivendica il diritto-dovere delle donne e degli uomini del Sud di riappropriarsi del proprio passato per potere essere protagonisti del proprio futuro.
Con tale intendimento il Partito del Sud chiede a Loro, Presidenti delle massime istituzioni democratiche della nostra amata Sicilia, di associare, nel giorno della memoria, al ricordo delle barbarie nazi-fascista, le decine di migliaia di meridionali, vittime di una guerra di conquista che ha visto contrapporre uomini liberi – che i vincitori hanno voluto chiamare briganti – ad un esercito spietato, alleato con la mafia, la camorra e la massoneria.
Un minuto di raccoglimento osservato nelle rispettive sedi istituzionali, rappresenterebbe un segnale di grande sensibilità e di attenzione ai sentimenti di tanti siciliani, scevri da qualsiasi rancoroso revanscismo, ma che con orgoglio rivendicano la propria dignità di popolo adulto.
Il 27 gennaio il Partito del Sud manifesterà davanti ai cancelli della sede regionale della RAI per chiedere che, anche attraverso il servizio pubblico televisivo, si operi per diffondere la verità storica sui fatti legati al processo unitario e dare il giusto riconoscimento alla memoria dei deportati di Finestrelle, delle vittime della strage di Bronte, delle vittime della rivolta palermitana nel settembre del 1866, della “rivolta dei Cutrara” di Castellammare del Golfo del 1862 sedata dall’esercito piemontese che fucilò vecchi, donne e persino la piccola Angela Romano di appena 9 anni.

Con massima stima,


Armando Melodia
Partito del Sud - Palermo      
                                                                           Giovanni Maniscalco
                                                                           Partito del Sud - Sicilia

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