Palermo 12 gennaio 2013
Al Presidente della Regione Sicilia
Al
Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana
Signor
Presidente della Regione Sicilia,
Signor
Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana,
il prossimo 27 gennaio si celebra per
il tredicesimo anno il giorno della memoria, in commemorazione delle vittime
del nazismo e del fascismo. La legge che il Parlamento Italiano ha approvato
recita «La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data
dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria",
al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana
dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la
prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi,
si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno
salvato altre vite e protetto i perseguitati.». Ogni italiano ed ogni uomo
libero non può che condividere lo spirito di questa ricorrenza.
Ma nella storia del nostro Paese, oltre
alla tristissima pagina del nazismo e del fascismo, delle foibe e della lotta
fratricida, esiste, celata ai più, un’altra dolorosissima pagina che ha portato
lutti e distruzione in Sicilia ed in tutto il meridione: gli eventi che
condussero all’unità d’Italia, ovvero l’annessione violenta della Sicilia e del
Sud allo stato unitario, che costarono alle popolazioni del Sud migliaia e
migliaia di deportati nelle prigioni e fortezze sabaude, morti di fame e di
stenti e sciolti nella calce viva, migliaia di morti in eccidi perpetrati con
violenza inaudita da i vari Bixio, Cialdini, Covone, Pallavicini, La Marmora e
Cadorna.
Il Partito del Sud è lontano da ogni
nostalgia preunitaria, ma rivendica il diritto-dovere delle donne e degli
uomini del Sud di riappropriarsi del proprio passato per potere essere
protagonisti del proprio futuro.
Con tale intendimento il Partito del
Sud chiede a Loro, Presidenti delle massime istituzioni democratiche della
nostra amata Sicilia, di associare, nel giorno della memoria, al ricordo delle
barbarie nazi-fascista, le decine di migliaia di meridionali, vittime di una
guerra di conquista che ha visto contrapporre uomini liberi – che i vincitori
hanno voluto chiamare briganti – ad un esercito spietato, alleato con la mafia,
la camorra e la massoneria.
Un minuto di raccoglimento osservato
nelle rispettive sedi istituzionali, rappresenterebbe un segnale di grande
sensibilità e di attenzione ai sentimenti di tanti siciliani, scevri da
qualsiasi rancoroso revanscismo, ma che con orgoglio rivendicano la propria
dignità di popolo adulto.
Il 27 gennaio il Partito del Sud
manifesterà davanti ai cancelli della sede regionale della RAI per chiedere
che, anche attraverso il servizio pubblico televisivo, si operi per diffondere
la verità storica sui fatti legati al processo unitario e dare il giusto
riconoscimento alla memoria dei deportati di Finestrelle, delle vittime della
strage di Bronte, delle vittime della rivolta
palermitana nel settembre del 1866, della
“rivolta dei Cutrara” di Castellammare del Golfo del 1862 sedata dall’esercito
piemontese che fucilò vecchi, donne e persino la piccola Angela
Romano di appena 9 anni.
Con
massima stima,
Armando
Melodia
Partito
del Sud - Palermo
Giovanni Maniscalco
Partito
del Sud - Sicilia